Sono brutto: non piacersi può diventare una malattia, leggi!
Viviamo in un mondo in cui tv, moda e pubblicità ci ricordano continuamente che per avere successo nella vita bisogna essere belli, o meglio, perfetti. Occhi grandi, nasi piccoli, sorrisi perfetti, fisico asciutto e longilineo: ma bisogna per forza avere queste caratteristiche per sentirsi belli e per piacere agli altri? Chi non è in grado di accettare il proprio aspetto può non avere le difese necessarie per proteggersi da questo ideale di perfezione e sviluppare col tempo una vera e propria malattia: la dismorfofobia.
Come spiega un articolo del Corriere della Sera, questa malattia non è altro che la paura di esporsi allo sguardo degli altri come se ci si trovasse sempre in tribunale. Non ci accettiamo e per questo iniziamo a pensare che tutti ci vedano brutti. Ad essere più esposti a questa malattia sono proprio gli adolescenti che, a causa della loro giovane età, non hanno ancora la forza e la maturità necessaria per analizzare con spirito critico ciò che società e cultura gli propongono.
Spesso questo spinge gli adolescenti a risolvere il loro “problema” con la chirurgia plastica, perché credono che essere belli sia quasi un dovere e che quindi per raggiungere questo obiettivo si possa anche ricorrere ad un intervento chirurgico. Inoltre chi è convinto di essere brutto si sente emarginato e spesso ciò che è solo una sensazione si trasforma in realtà: non ci si sente all’altezza e dunque si preferisce nascondere i propri difetti isolandosi per non avvertire il giudizio degli altri.
E a voi qualche volta è capitato di sentirvi così? Conoscete qualcuno che si sente sempre “giudicato” e ha paura di esporsi?
Pubblicato venerdì 10/12/2010 in il mio corpo
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