“Sono celiaca e mi vergogno”: leggi la lettera, risponde l’esperto
Ciao sono Barby e un anno fa mi hanno detto che sono celiaca (ho 15 anni).
Se devo essere sincera, a volte mi vergogno, cioè il mio problema è non è che non mangio le cose senza glutine perché ormai mi sono abituata, mi vergogno perché mangio diverso dagli altri… tipo in mensa tutti mi guardano sempre perché mi danno una cosa diversa in una busta chiusa col cellophan solo a me. A Messa sono l’unica che sale sull’altare perché mangio un’ostia fatta apposta per me. Non parliamo neanche delle gite o di quando usciamo a mangiare con gli amici…
Se poi c’è qualcuno che non conosco devo spiegare tutta la storia dall’inizio e la gente mi guarda come se fossi pazza o strana 🙁 🙁 mi sento isolata… i miei mi hanno detto che è normale e che ci sono tante ragazze come me ma mi sento sola lo stesso…. grazie
Maria Elsa psicologa risponde
Ciao Barby, perché mai devi vergognarti di una tua malattia, peraltro molto gestibile e che (tra l’altro) non ti rende “brutta” o indesiderabile. Ci sono tantissime persone celiache che non hanno alcuna vergogna a dirlo nei ristoranti chiedendo che non venga neppure sfiorata la farina. Io stessa ho due giovani amiche, bellissime, che ogni volta che usciamo devono avvisare il ristoratore di turno e dilungarsi in spiegazioni.
Prova a considerarla una tua particolarità che ti rende speciale e diversa dagli altri, anche una particolarità per la quale vieni notata, perché no! Io non penso che in mensa scolastica ti considerino una pazza, io penso che tu interpreti male lo sguardo altrui perché vivi questa tua caratteristica come un problema che non ti permette di identificarti con i tuoi coetanei. Noi abbiamo bisogno di rispecchiarci e riconoscerci negli altri ma anche di distinguerci per le nostre particolarità.Sicuramente tu avrai la tua particolare personalità e casualmente hai anche un particolare problema, che però hanno anche in tanti altri.
Se poi qualche “stupidino/a” ha voglia di fare battute inopportune devi prendere coraggio e con naturalezza spiegare la questione, raccontare di che cosa si tratta e quali possono essere i sintomi più nascosti (così li costringi anche a fare attenzione sulla propria salute) e puoi sfoggiare conoscenze ed informazioni al riguardo. In tal modo chi fa battute o ti guarda con aria sospettosa, può sentirsi anche un po’ ignorante (nel senso che ignora e non sa). Un figlio celiaco potrebbe capitare anche ai tuoi amici e loro stessi potrebbero diventarlo.
Coraggio Barby, sei forte con la tua Celiachia!
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Pubblicato mercoledì 23/09/2015
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