Sono EMO e un pedofilo mi perseguita su Facebook
come ogni mercoledì, dedichiamo uno spazio importante a una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi è la volta di Anonima, una ragazza emo corteggiata su Facebook da un uomo più grande.
Caro consultorio, spero che leggiate cio che vi ho scritto , chiamatemi anonima.
A scuola i miei compagni mi definiscono emo, perche porto il ciuffo metto sempre tanta matita nera, e perche ascolto i Tokio Hotel. Un giorno quando ho deciso che volevo essere emo mi sono fatta un piccolo taglietto, e qui è iniziato tutto. Entro in classe e ascolto musica con le cuffie, ad un certo punto su Facebook mi arrivano 12 richieste, e sono tutti emo. io accetto. E poi un ragazzo: mi scrive ciao bella kome stai cara ecc. Io dico chi sei? E lui “il tuo amore”, e io passavo giorni interi d’avanti al pc a chattare con lui, e mi ci sono innamorata, poi un giorno gli dico, “Sei tu quello nella foto?” e lui mi dice “no”. Io dico”Fammi vedere la tua foto” e lui me la da… mi manda una foto di un uomo di 40 anni, e poi dice, si ho 16 anni ma sembro piu vecchio, io mi spavento, lo blocco, e da quel giorno ho deciso di nn entrare su Fb. Un anno dopo lui si ripresenta (cioè 1 sett. fa) e dice: “Ti ricordi di me?” io si, e l’ho blokkato, poi l’ho detto a una mia amica, e lei mi dice… sai, visto che sei emo capita di incontrare ossessionati e maniaci. 🙁 consultorio, aiuto !!! non so piu se credere o non credere alla gente, e poi come smettere di essere emo, tagliarmi ogni tanto etc????
Ines psicologa risponde
Cara Anonima,
mi congratulo con te per la capacità con cui sei riuscita a raccontarci dei tuoi problemi e per il coraggio a parlare di aspetti così intimi. Ancora di più per il desiderio di cambiamento che dimostri. Primo problema. Purtroppo chattare su Facebook da bella esperienza, che ti fa fare tanti amici nuovi, si è trasformata nel contrario, perché ti sei sentita ingannata e tradita in un modo particolare: nell’amicizia e nell’amore. La delusione fortissima che hai provato ora ti fa dubitare giustamente dei rapporti. Sulle chat ci sono i rischi di brutti incontri esattamente come nel resto della vita. Bisogna imparare a difendersi, a trovare modi sicuri per conoscere gli altri, per sapere se ci si può fidare. Non credo che tu abbia fatto un brutto incontro con quest’uomo perché sei Emo (il discorso sugli Emo è un altro). Può accadere che ci siano persone che si presentino con un’identità falsa. Per fortuna, a un certo punto hai potuto capire con chi stavi chattando; purtroppo nel frattempo ti eri innamorata, ma almeno non hai vissuto altre delusioni e i rischi ancora più gravi di un incontro reale.
Forse questa persona si è presa “solo” gioco di te, fingendo di essere un tuo coetaneo, (questo è già un comportamento gravissimo), ma può accadere che i malintenzionati utilizzino le chat per adescare persone molto più giovani (tra questi ci sono i pedofili). Non dici la tua età, ma dalla tua lettera immagino che tu sia un’adolescente, forse di 16 anni. Hai fatto bene a confidarti con un’amica, ma per sapere come fare a difenderti da quest’uomo che ti disturba e ti spaventa c’è bisogno dell’esperienza di una persona più grande. Sarebbe importante parlare con un adulto capace e fidato.
Ora arriviamo alla questione sugli Emo. Dalla storia che racconti, l’appartenenza a questo gruppo ti ha fatto escludere dalle altre relazioni con i coetanei ed assumere comportamenti particolari, alcuni molto negativi. Mi sento preoccupata sentendo che non riesci a interrompere quello del farti del male fisicamente (i tagli), ma sono molto contenta perché ti rendi conto che è sbagliato per te stessa e che da sola non ci puoi riuscire. L’aiuto di cui hai bisogno lo puoi trovare rivolgendoti allo psicologo del Consultorio Giovani o del Consultorio Familiare più vicino a dove abiti. Se non te la senti di andare da sola, magari facendoti accompagnare dalla tua amica. Oppure potresti parlarne a casa. Se non l’hai ancora fatto, sarebbe proprio il caso che lo facessi con i tuoi genitori. Le pene che soffri non sono nulla in confronto ad una sgridata che forse temi, ma non è detto che nemmeno verrà. Penso che i tuoi genitori sapendo quanto stai male siano solo felici di aiutarti a trovare una soluzione ai problemi che stai vivendo. Forse ancora più contenti di accompagnarti, per via degli Emo (la tua adesione non sarà certo passata inosservata in famiglia)…
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della email “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova!
Pubblicato mercoledì 21/11/2012 in consultorio
Condividi questo articolo con i tuoi amici di Facebook