Sono vittima di bullismo a scuola, ma nessuno lo sa. Aiuto
Ciao ragazzi,
come ogni mercoledi, anche oggi dedichiamo uno spazio importante ad una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi è la volta si Giulia, che racconta di essere troppo buona, e quindi vittima di “bullismo”…Leggi!
Io sono Giulia e ho 11 anni. Vorrei parlarvi di un problema che mi penalizza tantissimo: io ho paura del giudizio altrui e per questo sono troppo “Buona”. Io sono troppo buona perchè ho sempre pensato che se mi comporto male gli altri potrebbero pensare qualcosa di brutto su di me. Io sono alle elementari sempre stata disponibile, ho sempre prestato tutto anche a chi mi stava antipatico; se mi insultavano o picchivano io non rispondevo e non dicevo niente ai professori perchè, le rare volte che l’ho fatto la classe mi si è messa contro e nessuno mi ha dato ragione. Io non ho mai picchiato nè insultato nessuno per paura di essere giudicata. Ho sempre pensato che quando qualcuno mi guardava fisso era perchè pensava qualcosa di male di me. Io solo in quinta elementare ho notato quanto ero buona e la mia indifferenza. Io ero considerata da tutti la buona della classe, perchè se volevano picchiarmi potevano pure farlo e non si facevano male perchè io non avrei reagito, dunque tutti mi hanno sempre insultato, quasi come per gioco.
Adesso che sono in prima media, io non so più che devo fare ed ho le idee confuse. Ad esempio, oggi durante ed.fisica, come al solito sono sempre rimasta l’ultima ad essere scelta nei giochi a squadre, e a questo punto per davvero stavo quasi per scoppiare in lacrime ma non ho detto niente, come ho sempre fatto. Io adesso ho le idee confuse al massimo, e quando ho uno spazio libero nella mia vita penso sempre alla strada che dovrei prendere. Io penso sempre che forse essere cattiva ha i suoi svantaggi, perchè ti giudicano e pensano che è meglio evitarti, ma un vantaggio è che ti rispettano; poi essere buona non mi rispettano. In breve, io adesso sono in prima media e devo mostrare il “vero me” e non posso stare indecisa sul mio carattere, ed io non so che carattere avere, se essere buona e disponibile o cattiva ma rispettata. Spero che mi rispondiate presto e grazie in anticipo (scusate se sono un po’ complessata)
Giancarla, che fa l’Assistente Sociale, risponde:
Ciao Giulia.
In verità a me piacciono “i buoni” ,anche se so per certo che esistono anche i cattivi, però bisogna imparare: quando essere buoni – con chi – e quando invece è necessario “difendersi”. Non puoi organizzare la tua vita sul timore di essere giudicata e quindi subire, ma nemmeno pensare di essere sempre nel mirino dei cattivi e alimentare così il tuo vittimismo. Non è necessario essere solo “buoni“ o solo “cattivi”: Ci sono situazioni in cui è necessario reagire a quello che si pensa essere un sopruso o una cattiveria gratuita e prendere i giusti provvedimenti,altre in cui si può perdonare e ed essere buoni. Ma tu hai usato una parola che forse spiega meglio la tua posizione dalle elementari e che,secondo me, ti ha portato alla confusione attuale. Dici che in quinta elementare ti sei accorta della tua bontà e della tua indifferenza.
Forse il problema sta qui !!! Apparire indifferenti e non dimostrare nessuna reazione, né alle cose cattive, né a quelle buone, non va bene per te, ma nemmeno per gli altri. Quando qualcosa o qualcuno ti ferisce, penso sia importante sottolinearlo con una reazione, proprio per definire anche i confini della propria “bontà”. Fare in modo che gli altri sappiano che anche tu hai sentimenti e che il loro comportamento può farti male e che puoi reagire. Se hai prestato cose ai compagni che non ti hanno più restituito o che hanno preso senza il tuo consenso, beh hai individuato chi lo ha fatto e alla prossima volta, non presti niente o semplicemente ne chiedi la restituzione come tuo diritto… con gentilezza e cortesia, ma fermamente. Il giudizio degli altri è importante e sicuramente determina il nostro comportamento, ma non deve condizionarci e farci mettere da parte i nostri desideri e nemmeno autorizzarci a farci calpestare.
Potrei continuare con facili risposte: puoi diventare quello che vuoi, solo se ti impegni tanto! Niente ti è impossibile … ma sarebbe sbagliato e ti illuderei . Nemmeno consolarti con “pensa solo a te stessa o fai solo quello che ti rende felice… “perché saresti quello che vuoi… ma non sarebbe del tutto vero… se non aggiungessi: impreparata e fragile quando arriveranno i momenti difficili nella vita e perché ci sono anche gli altri da considerare e da rispettare e non credo che tu voglia veramente diventare cattiva e sprezzante. Un po’ devi metterti in gioco, pensa che non puoi piacere a tutti, che non puoi abolire i cattivi dalla faccia della terra, ma difenderti sì … e smascherarli … anche. Non avere paura al punto di pensare che tutti ti rifiutino, che ti siano contro e autorizzare a te stessa il comportamento che agli occhi degli altri ti fa apparire indifferente e invisibile o quella da prendere di mira … tanto è lo stesso…
Sono certa che tu hai delle doti sia di carattere che di capacità che non ci racconti o che tu stessa non sai vedere in te. Parti da questa valutazione positiva di te stessa e ripeto prova a metterti in gioco e quando non ti va un atteggiamento che ritieni ingiusto, chiedine ragione. So di averti fatto un discorso difficile, di averti chiesto un vero cambiamento e come tutti i cambiamenti prevede fatica, coraggio e determinazione ma vorrei che non ti sentissi sola, se hai bisogno di chiarimenti e sostegni, ci trovi qui e possiamo continuare a parlarne, ma prova anche a confidarti con qualche compagna di scuola, con qualche amica e chiedere il loro aiuto quando sei in difficoltà. Ti abbraccio e ricordati … Evviva i buoni !!!!!!
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della mail “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova.
Pubblicato giovedì 09/12/2010 in bullismo, consultorio
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