Tagli sulle braccia: mia sorella si autolesiona. Consultorio
come ogni mercoledì, dedichiamo uno spazio importante a una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi è la volta di una ragazza, che racconta la sua preoccupazione per la sorella autolesionista. Leggi!
Salve,
ho veramente bisogno di aiuto. Sono una ragazza di quasi 18 anni e voglio cercare di aiutare mia sorella. Lei ha 14 anni e si autolesiona, non so da quando, ma me lo disse qualche giorno fa. Eravamo nella nostra camera chiuse dentro e mi fece vedere i suoi tagli sulle braccia, leggeri e superficiali, generati dalla lama di un coltello. Appena me li fece vedere mi accasciai sul letto e cominciai a piangere davanti a lei. Lei mi chiese: “Stai piangendo?”, io non risposi. Era ovvio che stessi piangendo e non riuscivo a smettere. Corsi in sala e stetti per dirlo ai genitori, ma lei qualche minuto prima mi disse di non farlo, e così io mantenni il segreto. Ma è davvero molto difficile.
Piango tutti i giorni, ovunque io sia, e voglio aiutarla ma lei mi dice che non vuole il mio aiuto. Mi dice che un giorno si suiciderà, ma io come farò senza di lei? E i miei genitori? È per colpa loro se mia sorella sta così. È vero che autolesionarsi scaccia via il dolore e dà una sensazione di benessere, ma forse lei si provoca del dolore perché soffre di problemi sentimentali e familiari, come di questi ultimi ne soffro anche io. Però, provate a mettervi nei miei panni: una sorella che viene a scoprire dalla sua sorella più piccola che lei si taglia. E mettetevi anche nei panni dei genitori già che ci siete, come vi sentireste? Forse spaventati, impauriti, agitati? È così che mi sento io da quando me lo disse. Quasi non dormo alla notte, le sto vicino e la controllo sempre. Sarò anche esagerata ma ho troppa paura di perderla, davvero tanta. Quindi perfavore aiutatemi, ve ne sarò grata.
Grazie mille se rispondete.
Doriana psicologa scrive
Mia cara,
hai descritto così chiaramente la situazione che mi ha permesso di comprendere la tua ansia e il tuo spavento per quanto tua sorella ti ha detto, divenire testimoni di un segreto ci fa sentire preoccupati e responsabili. E’stata proprio tua sorella a comunicarti questi suoi comportamenti, prima tenuti nascosti, credo sia un segnale che desidera parlarne e che può parlarne: quando si riesce a condividere un problema si intravvede già la possibilità di stare meglio. Se riuscirai a tenere a bada un po’ la comprensibile paura ed ansia puoi aiutare tua sorella invitandola a parlare di più con te, in questo modo le dai la possibilità di comunicare con le parole quegli stati d’animo che in alcuni momenti esprime invece con i leggeri tagli sulle braccia. Affermi di soffrire anche tu a causa di problemi familiari, forse questa causa di sofferenza è comune, perché non provare a trovare un modo per ascoltarsi a vicenda per condividere le difficoltà che mi pare di capire avete con i vostri genitori.
A tuo parere sono addirittura i responsabili della sofferenza, ma in ogni caso valuterei bene la possibilità se non sia meglio metterli al corrente della situazione che voi due state vivendo. Mettere “le carte in tavola” può essere l’inizio di un cambiamento. Se ritieni che ciò sia difficile puoi cercare un sostegno, una persona esperta che ti ascolti ed insieme trovare le soluzioni più adatte per la situazione che descrivi. Cerca nella tua città un consultorio familiare per i giovani a cui puoi accedere liberamente dove puoi trovare ascolto.
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della email “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova!
Pubblicato mercoledì 12/12/2012 in consultorio
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