Tavi Gevinson: con Style Rookie, il brutto anatroccolo conquista il mondo della moda
Tavi Gevinson è una ragazzina pelle e ossa che vive nei sobborghi di Chicago. Ha 13 anni, è sottile come un’acciuga, ha un paio di occhiali molto spessi, i capelli corti chiari e zero “forme”: la “bruttina” americana però, si sta sicuramente gustando una grande rivincita su tutti i compagni di scuola che l’hanno derisa per la costituzione e.. gli abiti improbabili. Tavi, “il brutto anatroccolo” innamorato della moda è una ragazzina che da due anni gestisce un blog, Style Rookie, in cui parla della sua passione più grande, la moda, lo stile, l’originalità. Su Style Rookie si descrive come una “magra tredicenne impopolare, chiusa in se stessa, che indossa giacche imbarazzanti e cappelli divertenti“.
Tavi Gevinson con il suo blog ha messo ai suoi piedi l’industria della moda. Corteggiata da stilisti di tutto il mondo, intervistata dai più grandi giornalisti: piccole “Anna Wintur” crescono (per i meno esperti: Anna Wintur è il direttore di Vogue America, nonché la voce più potente nell’ambito della moda e dello stile a livello mondiale). A Tavi Gevinson questo mese dedicano la copertina il magazine Pop e la nuova rivista Love. L’ha intervistata Pixie Geldof, che nel mondo del design è un nome che domina. Di lei parlano il Daily Mail e il Guardian, Usa Today e la Nbc, dall’America alla Gran Bretagna.
I compagni la deridevano per la sua originalità: la stessa per cui Tavi è la vera star di eventi e passerelle e si aggiudica le copertina più inseguite da star e modelle. Colorata, asimmetrica, ricca di abiti che le danno forme e volumi inconsueti: l’eccentrica Tavi Givenson sta conquistando l’impero dello style. A soli 13 anni. Nelle sue pagine Tavi scrive, carica e registra quello che le passa per la mente, a partire dalla convinzione che “moda” sia sinonimo di arte.
Anacronistica e innovativa allo stesso tempo, ha recentemente scritto che «usare la moda come espressione di se stessi, va al di là di uno slogan su una maglietta, perché i vestiti hanno la capacità di evocare sentimenti, atmosfere, emozioni e mondi interi». Poi torna alla vita di tutti i giorni e quando i compagni la prendono in giro si sfoga con i genitori. Continuando poi a scrivere: “Ho vissuto una settimana a Utopia, dove tutti sapevano che la giacca che indossavo era una Luella. In classe non lo sa nessuno. Forse un giorno…“.
Che lasci allora i suoi compagni ingegnarsi fra algebra e storia: questo brutto anatroccolo ha tutte le carte in regola per diventare un nome fra i più grandi in quello che è il difficile, controverso e misterioso mondo della moda.
Ecco un pò di look di questa splendida ragazzina, Tevi Gevinson:
Pubblicato venerdì 25/09/2009 in moda
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