Twitter: 5 storie pazzesche. Leggile!
A volte un tweet può cambiarti la vita. Oggi gli utenti di Twitter possono raccontare come con soli 140 caratteri può succedere di tutto. Il sito che raccoglie queste storie si chiama “Twitter Stories“. Sono storie di gente comune, di ogni genere e gusto, più o meno eclatanti o commoventi, annunci o dichiarazioni che meritano di essere raccontate al maggior numero di persone. Ecco alcune di queste storie incredibili!
Lilly è viva grazie a Twitter. Mark Hayward insieme alla moglie decide di prendersi cura di una cane abbandonato, Lilly, ormai in fin di vita. A Mark viene in mente di mandare un tweet a Alyssa Milano, una nota attrice e attivista della associazione PETA (People for the Ethical Treatment of Animals). Dopo qualche ora, e grazie all’interessamento di Alyssa che ha girato la richiesta di aiuto ai propri fan, Lilly ha potuto ricevere tutte le cure necessarie e salvarsi.
Meglio dello psicologo. All’inizio per Natasha Badhwar pubblicare su Twitter “era una forma di terapia”. Ancora oggi quando ha un momento bello o divertente accende il computer e lo condivido. Le sue brevi osservazioni hanno presto colpito molti utenti che in massa sono diventati suoi follower. Natasha ha poi messo un online un proprio blog trovando così su internet la libertà che nel suo Paese, l’India, non sentiva di avere.
Tra moglie e marito… La storia più folle sembra proprio quella di Dana Hanna e sua moglie. Nel giorno del loro matrimonio, ancora sull’altare non hanno resistito all’impulso di immortalare il momento con un tweet. Hanno chiesto agli invitati e al cerimoniere qualche secondo di pausa per digitare sul proprio smartphone: “In piedi all’altare con @TracyPage, dove appena un secondo fa lei è diventata mia moglie! Devo andare, è ora di baciare la sposa“.
In giro per il mondo (gratis) grazie a Twitter. Paul Smith, blogger, ma ancor prima esperto di social media, è riuscito a fare il giro del mondo (o quasi) in 30 giorni, esclusivamente grazie al sostegno dei propri follower, che lo hanno sostenuto economicamente e ospitato. Smith ha così inventato un nuovo modo di viaggiare: il “twitchhiking” (fare l’autostop con Twitter).
Salvati da un tweet. Patrick Johnson, 26 anni, si è alzato una mattina e nello specchio ha visto metà del suo viso completamente paralizzato. Cosa ha fatto? Ha pubblicato immediatamente su Twitter: “Mi sento come se mi fosse venuto un colpo. Metà della mia faccia non si muove come dovrebbe“. Pochi minuti più tardi gli ha risposto Marj Battie, diagnosticando correttamente i sintomi della paralisi e salvandolo da danni permanenti.
Certo, qualche storia può sembrare assurda… ma vale comunque la pensa di raccontarla. Qual è la storia che vi ha colpito di più e perché?
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