Un amico difficile da gestire
Ciao ragazzi,
Ci scrive Claudio che ci racconta di un piccolo grande problema. Ha un amico con gusti diversi dai suoi, che fa commenti sgradevoli, non lo invita mai a casa sua… ma non lo molla mai! Ecco il suo racconto…
Kika, ho bisogno d’aiuto, per favore…
C’è un ragazzo di nome Raffaele, che dall’ anno di quinta elementare ha deciso (anzi, si è creato quest’idea mentale) di diventare il mio “amichetto del cuore”.
Tutto normale, no? Invece, incredibile ma vero, non abbiamo niente ci accomuna:
Io con un amico, molto normalmente, gioco a PlayStation, mentre lui, propone ca**ate come, guardare gli schifosi cartoni animati che lui vede di solito ecc… Inoltre ci sono 3 cose che mi danno mooooolto fastidio di lui, sono: la sua trasparenza, che potrebbe tenere anche per lui: “Che maglietta schifosa”, “che scarpe orrende”, “guardi stro***te in TV”, “che brutta la tua camera” ; la sua maleducazione: quando mi chiama dice: “Posso venire a casa tua?” ma mai: “Vuoi venire a casa mia?” Infatti, Kika, ti posso assicurare che non so neanche dove abita! Inoltre mentre guardiamo Il mondo di Patty, se passa mia madre, o qualcun altro per la mia stanza e io gli sto parlando di qualcosa di inerente al telefilm lui mi dice: “ma non mi piace questo mondo di Patty, è brutto” solo per non farsi scambiare per “gay” davanti a mia madre o qualcun altro.
Aiutami Kika, pleaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaase
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Caro Claudio,
non mi sembra facile gestire un amico così diverso da te. Prova però a guardare la storia da un altro punto di vista: se lui ha deciso di diventare il tuo “amico del cuore” è perché ti ammira e si trova bene con te. Magari la sua “trasparenza” viene dal fato che si sente a suo agio con te e quindi non crede di dover nascondere quello che pensa. Certo che la sua sincerità è un po’ esagerata ma è come se ti dicesse: “questo sono io, amico mio”. Allora perché non gli dici anche tu chi sei?
Se preferisci giocare con la Playstation invece di vedere cartoni animati, diglielo. Se sei stanco che sia solo lui a venire a casa tua, chiamalo e fa come lui: “posso venire a casa tua”? Hai mai pensato che possa avere qualche problema a casa sua? Parlatene. Fa presente, senza offenderlo, che i suoi modi a volte sono scomodi e che ti dispiace che venga a casa tua per parlare poi male delle tue cose. Sono cose che solo un amico può dirti e che forse nessuno glieli ha mai detto.
Insomma, se lui ti capisce e accetta di rispettare le tue cose, vedrai che anche tu imparerai ad apprezzarlo per com’è. Perché il bello di avere un amico così diverso è la possibilità di imparare tanto con lui. E, magari, scoprire nelle sue piccole stranezze – e insegnargli nelle tue piccole particolarità – un modo molto originale e interessante di vedere la vita.
Ragazzi, avete qualche consiglio da dare a Claudio? Avete mai avuto un amico come il suo? Fateci sapere.
Baci,
Kika
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