Valentino Rossi: “La Yamaha deve scegliere: o me o Lorenzo”
E’ il pilota più famoso nel mondo. I suoi numeri sono noti a tutti, a partire dal 46, il numero della sua moto fino ad arrivare al 9, il numero dei campionati vinti. Un ragazzo di Tavullia che, come mai nessuno prima, ha fatto appassionare una nazione intera ad uno sport che spesso è messo in secondo piano, il motociclismo. Alto, magro, e un viso davvero simpatico, Vale in questi anni ci ha fatto sognare, sperare ed esultare con lui. Ma non solo: ci ha fatto divertire.
Sia con i numeri e con le gag fatte a fine gara con gli amici del team e sia con le interviste rilasciate alla stampa mondiale, dove a parlare non era mai un divo o un campione, ma un ragazzo con uno spiccato accento romagnolo, sorridente e pieno di battute irriverenti. Grandi e piccini si sono innamorati di lui, lo hanno seguito e lo seguono: Valentino Rossi, The Doctor.
La sua storia inizia nella Honda che dopo anni, nonostante i premi ottenuti, lo liquida: il dubbio era infatti che non fosse il pilota a vincere, ma la moto che era in condizioni ottimali. Screditato dal suo talento, Valentino non si è certo abbattuto, ed è andato in Yamaha: una scuderia forte, ma sicuramente inferiore alla Honda.
Meno velocità, meno eccellenza di carrozzeria: e nonostante questo, Valentino ha vinto, o meglio stra-vinto tutto, dimostrando che non è tanto importante cosa si guida, con cosa si corre; è importante chi guida, chi corre. E se sulla due ruote c’è lui non hanno importanza i chilometri orari e il prestigio della carrozzeria: è spettacolo, è grinta, è vertigine, è (quasi) sempre podio.
Al termine della stagione 2010 si esaurisce il contratto fra il pilota più forte di tutti i tempi e la Yamaha: anni di collaborazione fruttuosa che ha portato grandi risultati. Negli anni precedenti la Yamaha aveva ottenuto al massimo la 7° posizione: Rossi l’ha portata a vincere, stravincere. Cosa poteva fare di più? Nella stessa scuderia un altro campione, Lorenzo: anche lui un fuori classe, anche lui un idolo ma, numeri alla mano, la distanza con Vale è davvero tanta.
Lorenzo sarà di certo un ottimo pilota e sicuramente sarà tra i protagonisti delle prossime stagioni, ma è del tutto poco educato ed irriverente chiudere la porta in faccia ad uno come Vale. Dal canto suo Rossi dichiara: “La Ducati mi ha fatto un’offerta ed andare a correre su una moto italiana sarebbe davvero una cosa emozionante. Non voglio andare via dalla Yamaha. Chiedo solo un po’ di rispetto.”
Furusawa, direttore di Yamaha Racing, ha ribadito che Lorenzo è una pedina importantissima per la casa giapponese e che difficilmente si priveranno di un pilota così. Troveranno un compromesso? Valentino resterà in Yamaha o lo vedremo in Ducati? Ancora non si sa: la cosa certa è che The Doctor continuerà a stupirci, ad emozionarci, a tenerci attaccati agli schermi col MotoGp. E che sia in Honda, in Yamaha o in Ducati può essere certo di una cosa: che una nazione intera, e non solo, fa il tifo per lui, per il suo indiscutibile talento, per i suoi dialoghi con la moto pre-gara, per le sue smorfie, per i suoi titoli. Per il Doctor che è famoso in tutto il mondo, e per il suo “Che spettacolo!”.
Pubblicato martedì 10/11/2009 in moto, valentino rossi
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