Voglio dimagrire a tutti i costi: diventerò bulimica? Help!
Ciao ragazzi,
come ogni mercoledi, anche oggi dedichiamo uno spazio importante ad una collaborazione speciale di www.10elol.it con il Consultoriogiovani di Mantova. Il Consultoriogiovani è una grande possibilità per tutti voi di dialogo “virtuale” con esperti, pronti ad aiutarvi in situazioni difficili. In fondo a questo articolo troverai la modalità per avere un consiglio da loro. Oggi ci scrive Anonima, una ragazza che vive un rapporto complicato con il cibo e ha paura di diventare bulimica:
Premetto che in questo messaggio vorrei restare anonima. Apparentemente per famigliari e amici posso sembrare una ragazzina nornale, forse un po timida ma normale anche se da qualche tempo non è così perchè ho qualche piccolo e insignificante problema con il cibo. Essendo timida, da quando ero bambina i parenti mi prendevano in giro dicendo che ero grassa, anche se nn è mai stato così, certo non sono magrissima infatti ho le mie forme che a dire il vero nn mi sono mai piaciute, quindi da un po di tempo a questa parte sto cercando di dimagrire, mangio pochissimi e salgo sulla bilancia quasi ogni giorno.
Da 2 o tre giorni di fila sto leggendo su internet delle storie di ragazze bulimiche … e vorrei solo dispiacermi per loro e non immaginarmi con due dita in gola a vomitare. Ultimamente faccio pensieri e cose più grandi di me… penso al suicidio… ed ogni volta che mi trovo in bagno mi metto le dita in gola tossisco, gli occhi mi diventano rossi e sto per vomitare però penso a mia madre che con tutto il suo amore mi prepara pranzi e cene e allora non ho il coraggio di fare più niente e come se lassù qualcuno mi stesse fermando… Ma per quanto tempo mi può fermare? Arriverà il giorno in cui vomiterò davvero?
Maria Elsa che fa la psicologa risponde:
Crescere… significa anche chiedersi se gli altri ci vedono per come noi sentiamo di essere in un dato periodo della nostra vita. Apparentemente, forse, veniamo visti ancora come quando eravamo piccoli ma ora noi vogliamo essere altro cioè davvero noi stessi, spesso diversi da prima.
Può significare scoprire di avere pensieri e sensazioni diverse, a volte anche un senso di morte che altro non è che elaborazione del lutto per l’infanzia che se ne va… ma anche poter tentare di cambiare l’aspetto fisico come dimagrire un po’, il che non significa necessariamente essere né anoressiche né bulimiche né con gravi problemi psicologici. Questo perché in lunghi periodi di passaggio e crisi esistenziale come l’adolescenza, si ricerca la propria identità e se ci si vuol spogliare dell’abito da bambini, non è ancora facile trovare quello giusto per noi, non è facile potersi vedere e definirsi in un modo nuovo e noi congeniale.
A volte capita di utilizzare anche queste “patologie psicologiche” o di definire la percezione del’angoscia o ansia di certi momenti come pensieri suicidari… pur di darsi una “definizione” e un contorno socialmente significativi, in quanto di queste categorie se ne parla ovunque, anche su internet… Sembra paradossale ma pur di non sentire l’insicurezza per non essere ancora ben identificati e definiti preferiamo una definizione patologica.
Purtroppo non si parla mai di ragazzini che nel corso della loro crescita sperimentino la scoperta di nuove capacità, scoprano nuovi interessi e passioni arricchendo il loro mondo con un contributo nuovo e riconoscibile; o si è bulimiche, depresse o non si esiste? E quale intimo luogo della casa è il deputato per questi momenti di interrogazioni esistenziali…? Il bagno, il luogo della casa di massima intimità e sovente di massima riflessione esistenziale.
Il bagno per ragazzini e ragazzi è estremamente interessante, è possibile e legittimato il contatto intimo con il nostro corpo, in genere per i bisogni fisiologici e per la cura e l’igiene, ma anche per l’esplorazione della nostra sessualità, a volte per provare ad essere ammalati… Cara ragazzina in anonimato, come vedi il travaglio passeggero della tua anima non è anonimo in quanto può rispecchiarsi in tante altre tue coetanee che soffrono lo stesso tormento per non sapere bene chi sono e chi saranno, non sei sola né strana al mondo e sentirsi diverse non vuol dire soffrire di una patologia.
Hai un problema che vuoi affrontare con gli esperti? Il metodo per parlare con loro è molto semplice! Scrivi una mail a [email protected] mettendo come titolo della mail “CONSULTORIO”. La vostra Kika girerà di conseguenza le vostre richieste al Consultoriogiovani di Mantova!
Pubblicato mercoledì 21/09/2011 in consultorio
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